Io di anni ne ho 43, e ho due figli adolescenti. Sono stato, ovviamente, adolescente anch'io, quindi molti aspetti della loro eta' riesco a giustificarli.
Al di la' dell'impatto che il ciclo ormonale dell'adolescenza ha sul cervello e sulla percezione del mondo esterno (scientificamente provato, al punto di parlare di 'regressione'), ci sono anche dei fattori legati al periodo storico in cui si 'cresce'.
Personalmente credo che ci sia da distinguere fra gli adolescenti che si lasciano bombardare da miliardi di stimoli puramente commerciali (forniti da stampa, TV, radio e realta' quotidiana in genere) e quelli che invece si prendono la briga di selezionare i libri da leggere, i film da guardare, la musica da ascoltare e... le compagnie da frequentare.
La tendenza ad 'assumere i tratti del gruppo' che i giovanissimi devono seguire per integrarsi socialmente non permette quasi mai questa scelta razionale, anzi la rende 'scomoda' per certi versi.
Accusare i mass media di molti lati negativi degli adolescenti di oggi non e' una semplice fissazione, come si puo' pensare: basta fermarsi a guardare i video che ormai accompagnano ogni nuovo brano musicale di successo, le pubblicita' dei prodotti di consumo, le riviste dedicate agli adolescenti. Pur di 'vendere' questa gente e' disposta a distruggere l'identita' di ragazzi e ragazze, e creare generazioni di persone infelici e depresse, che vedono la vita come qualcosa di vuoto e inutile e non riescono a coglierne la parte piu' vera e bella. La domanda dovrebbe essere un'altra, a questo punto: possiamo fare qualcosa perche' questa 'buona parte' degli adolescenti di oggi non sia estremamente superficiale?